Strozzapreti in salsa di strigoli con pancetta

Quando la Romagna chiama… prendi acqua e farina e dai vita a questo piatto incredibile. Saporito e rustico come la mia terra d'origine, richiede una verdura che si trova solo lì, ma se non trovi gli strigoli pazienza. Anche le bietoline fresche vanno bene

Sono venuta via tantissimi anni da quella terra schietta, semplice e garbata che è la mia Romagna. Anzi, io vengo da quel di Ravenna, che siccome è stata tagliata fuori dalla via Emila, ha lasciato crescere gente ancora più rude e a volte complicata. Si vede che anche l’aura bizantina ci ha messo del suo. Il paesaggio è piatto, quasi sempre sfocia in quel mare liscio e tutto sommato calmo che è l’Adriatico. Ma da queste parti è la campagna che la fa da padrona. Il dialetto è ancora molto frequente, specie tra chi ha dai 30 anni in su. È un idioma più aspro di quello forlivese o riminese, molto aspirato, oserei dire sodo. Concreto come questa gente. E verso sera, oppure la domenica mattina, dalle finestre sulla strada non è poi così infrequente vedere l’azdora, cioè la padrona di casa, e forse anche qualcosa in più, una sorta di comandante, tirar fuori matterello e asse per fare la pasta in casa. Da noi spaghetti e linguine sono ancora abbastanza esotici… Tagliatelle, cappelletti e perché no questi meravigliosi strozzapreti (un nome, una storia!) che si possono condire in tanti modi ma con gli strigoli sono una bontà. E io ve li propongo con una variante tutta mia, naturalmente, che ha costituito una felice e golosa intuizione: con gli strigoli ci facciamo una cremina anziché lasciarli così a straccetti stropicciati.

Fatto sta che gli strigoli li trovo solo in Romagna, perché è un’erba di campo, abbastanza spontanea, che non so se cresca anche altrove, di certo da noi si mangia. Poi non è che ci basti un po’ di verdura per condire e allora ci mettiamo la pancetta o il guanciale; ma qui vince la pancetta. Oppure il ragù di coniglio, ma quella è un’altra storia e ve la racconto un’altra volta. E allora cominciamo… il matterello in questo caso eccezionalmente non serve, ma la forza delle braccia quella sì!

Cosa ti serve

Per gli strozzapreti:

400 g di farina di semola di grano duro
200 ml di acqua
Un pizzico di sale

Per il sugo:
300 g di strigoli (o altra erba selvatica come la bietola o gli spinaci)
2 spicchi d’aglio
4 cucchiai di olio extravergine di oliva

1 fetta di guanciale o pancetta
Sale e pepe q.b.
Parmigiano grattugiato (facoltativo)

Come devi fare

Prepara gli strozzapreti, versando in una ciotola la farina e il sale. Aggiungi gradualmente l’acqua e impastare fino a ottenere un composto omogeneo.
Forma una palla e lascia riposare coperta per circa 30 minuti.
Dopo il riposo, dividi l’impasto in piccoli pezzi e arrotolali formando dei cilindri di circa 1 cm di spessore. Taglia i cilindri in pezzi di circa 2 cm e ruotali tra le mani per dare loro la forma tipica.

Per preparare il condimento, lava e scola bene gli strigoli o l’altra verdura. In una padella, scaldar l’olio d’oliva con gli spicchi d’aglio schiacciati che poi eliminerai. Aggiungi le verdure spezzettate con le mani e saltale a fuoco medio per circa 5-7 minuti, fino a quando non appassiscono. Toglili dal fuoco, aggiusta di sale e pepe e fai intiepidire.
Taglia a dadini la pancetta e falla rosolare bene in un’ampia padella.
Metti la verdura in un boccale da minipimer con parte dell’acqua che hanno formato in cottura e frulla finché otterrai una crema che verserai nella padella della pancetta.
Porta a ebollizione una pentola d’acqua salata e cuoci gli strozzapreti per 2-3 minuti, finché non salgono a galla. Scolali e versali nella padella con la pancetta croccante e gli strigoli. Mescola bene per amalgamare gli ingredienti e servi spolverato di Parmigiano grattugiato.

 

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